Erasmus+

Ricerca scientifica di indicatori di cambiamento climatico attuali e del passato, tramite studi in una dimensione europea, in collaborazione con Università, Centri di Ricerca e Aree Protette.

Tipologia

Progetti territorio e ambiente

Anno

Dal 2015-16 al 2020-21

Descrizione

Le attività sono state portate avanti mediante due progetti Erasmus+, che hanno coinvolto gli studenti delle classi quarte dell'indirizzo Chimica, Materiali e Biotecnologie articolazione Biotecnologie Ambientali:

  • GEOclimHOME 2015-2018
  • GEOclimHOME-PRO 2018-2021

Di seguito vengono descritti in modo dettagliato i due progetti sviluppati tra il 2015 e il 2021, con i partner coinvolti e le attività svolte.

GEOclimHOME 2015-2018

“Geoheritage and Climate Change opening the Secrets of Home”

AGREEMENT NUMBER 2015-1-FI01-KA201-009038

“L’eredità geologica e i cambiamenti climatici rivelano i segreti della nostra Terra”, questo è il titolo dell’ERASMUS PLUS PROJECT che, presentato all’Unione Europea dall’Istituto “L. Cobianchi” di Verbania insieme al Comune di Vaala (Finlandia), al Liceo di Vaala, al Geoparco di Rokua, alla Provincia del V.C.0. e all’Università degli Studi di Torino, ha ottenuto nel settembre 2015 un finanziamento di 200.000 euro. Le altre associazioni coinvolte nel progetto sono state l’Università di Oulu (il Dipartimento di Geografia), lo Studio Geologico della Finlandia, il Progetto LIFEpeatland coordinato dall’ Istituto delle Risorse Naturali, dei Parchi e della Fauna della Finlandia, EGN e GGN, il Sesia Val Grande Geopark.

A partire da novembre 2015, per tre anni scolastici, fino al 2018, si sono attuati 2 scambi di sette giorni per consentire la mobilità, in entrambi i territori, di un gruppo internazionale di studenti (16 dal liceo di Vaala e 22 dall’Istituto Cobianchi di Verbania) accompagnati da 4 insegnanti ed esperti.

I cambiamenti climatici hanno conseguenze sociali ed economiche ed impatti sulla geodiversità. Il progetto vuole quindi supportare l’insegnamento nelle scuole superiori, per migliorare la percezione del clima e dei cambiamenti ambientali, per valutarne l’eredità geologica e le conseguenze future. Il principale obiettivo è stato quello di aiutare gli studenti a comprendere il cambiamento climatico come un fenomeno multidimensionale e a riconoscerne gli aspetti naturali e antropici. A questo scopo si è utilizzata la singolare e particolare eredità geologica delle aree dei Geoparchi UNESCO partners del progetto (Sesia Val Grande, in Italia, e Rokua, in Finlandia). In queste aree è stato infatti possibile rivelare i “segreti” lasciati dal cambiamento climatico e rafforzare la comprensione della storia geologica e umana, anche attraverso l’osservazione delle georisorse locali. Le attività prevedevano:

  • lo sviluppo di abilità trasversali usando metodi innovativi;
  • il miglioramento delle competenze digitali a supporto dello studio e dell’insegnamento;
  • la realizzazione di attività pratiche scientifiche e tecniche (in laboratorio, sul campo) a vari livelli;
  • il rafforzamento della qualità della didattica attraverso la mobilità e la cooperazione internazionale.
Anno scolastico 2015-16

Nel mese di novembre gli studenti della 4 Chimica, Materiali e Biotecnologie, articolazione Biotecnologie Ambientali dell’IIS Cobianchi si sono recati a Vaala con i docenti responsabili di tale progetto: Patrizia Balzarini, Giuseppina Antoniotti, Carlo Ramoni, e con Marco Giardino, docente di Geomorfologia dell’Università di Torino. Studenti e insegnanti hanno lavorato sul campo, esaminando diversi indicatori di cambiamento climatico sia di tipo biologico che geologico e antropologico. Hanno effettuato carotaggi nel terreno e sugli alberi, hanno campionato e classificato rocce di diversi periodi geologici e osservato forme del paesaggio conseguenti al modellamento glaciale; hanno esaminato lo sviluppo di muschi e licheni e la velocità di maturazione di suoli quali quelli podzolici e di torbiera, collegandoli alle particolari condizioni climatiche del nord della Finlandia. L’attività di studio è stata naturalmente unita a momenti conviviali e di conoscenza di una cultura e di modi di vita differenti. 

Nella settimana dal 10 al 16 Aprile 2016, la delegazione finlandese, composta da 21 studenti e 6 insegnanti, è stata ospite dell’IIS L. Cobianchi di Verbania, per il secondo momento di scambio scientifico. Sono state organizzate varie e interessanti attività sul campo, utilizzando metodologie didattiche innovative, con l’ausilio di nuove tecnologie di rilevamento del territorio. In Valsesia, alla scoperta delle rocce del Supervulcano, si sono esaminate le peridotiti di Balmuccia, il punto di contatto tra le peridotiti e il complesso basico dell’Isola di Vocca e, all’info point di Prato Sesia, attraverso laboratori didattici, si sono analizzate le caratteristiche dei campioni di roccia raccolti. Nella Riserva del Fondo Toce si sono esaminati i risultati dei cambiamenti climatici lontani nel tempo attraverso le osservazioni geomorfologiche, lo studio dei graniti del Montorfano e, con un attento esame cartografico e fotografico, si sono evidenziati i mutamenti di percorso del fiume Toce negli ultimi secoli. Si sono studiati indicatori biologici di cambiamento climatico presso il Centro Studi sulle Migrazioni e la capannina di osservazione degli Apoidei, si sono esaminate le successioni ecologiche, conseguenza dell’interramento del lago e, con l’uso di macroinvertebrati come bioindicatori, si è svolta un’analisi sulla qualità delle acque alla foce del fiume Toce. Alle attività sul campo si sono aggiunte le visite all’ISE CNR di Verbania, all’Università degli Studi e al Museo della Montagna di Torino. A Torino tutto il gruppo, composto da Italiani e Finlandesi, è stato ricevuto nel Rettorato, in via Po, dal Pro Rettore Prof. Elisabetta Barberis, che è rimasta favorevolmente impressionata dalla qualità del progetto, definendolo di alta valenza scientifica. I risultati di questo primo anno di attività sono stati raccolti in una presentazione multimediale dal titolo: “Il clima cambia nel tempo e nello spazio”, per partecipare alla XXIV Edizione del Concorso Nazionale IMMAGINI PER LA TERRA organizzato Green Cross Italia, dove è stata ottenuta la Menzione d’Onore.

Anno scolastico 2016-17

Nella settimana dal 18 al 24 Settembre 2016, la delegazione finlandese, composta da 10 studenti e 4 insegnanti, è stata ospite dell’IIS L. Cobianchi di Verbania. Sono state organizzate varie e interessanti attività: presso l’ARPA di Omegna lo studio di Diatomee e Libellule come bioindicatori; in Valsesia le visite all’ “Ecomuseo del Legno e della Calce” a Rassa e al Villaggio Walser di Rabernardo in Val Vogna, osservando come la vita e gli spostamenti di popolazioni umane possano essere strettamente connessi al clima. Le salite al Passo dei Salati (2980 m slm) e al Corno del Camoscio (3024 m slm) nel massiccio del Monte Rosa, con le attività presso l’Istituto Mosso, hanno permesso le misure dei ghiacci con i relativi spostamenti, mettendo in evidenza la loro drastica riduzione negli ultimi decenni.

Momento di riflessione sulle conseguenze dell’azione antropica e sulle possibili prospettive di cambiamento degli stili di vita è stata la conferenza spettacolo “Il tempo del nostro tempo, ovvero l’Antropocene”, tenuta dal Dott. Frank Raes del JRC di Ispra. L’ Antropocene è stata proposta come una nuova era geologica per mettere in luce i cambiamenti dell’aspetto biofisico del pianeta Terra, dovuti non a causa di forze geologiche ma a causa delle attività umane. Il cambiamento climatico è infatti uno di questi sintomi.

Nel maggio 2017, dal 7 al 13, gli studenti della 4 Biotecnologie Ambientali dell’IIS Cobianchi si sono recati a Vaala con i docenti responsabili di tale progetto: Patrizia Balzarini, Giuseppina Antoniotti, Carlo Ramoni, e con le Dott. Alessandra Magagna e Ilaria Selvaggio dell’Università di Torino. Anche qui studenti e insegnanti hanno lavorato sul campo, esaminando diversi indicatori di cambiamento climatico sia di tipo biologico che geologico e antropologico.  Presso la Lamminaho farm, una vecchia fattoria, si sono sperimentate attività del passato quali: la produzione della pece  (tar nella lingua dei Suomi), che sosteneva l’economia locale di un tempo;  la battitura della segale; la pesca dei salmoni.  Nel Rokua Geopark si sono analizzati: le acque di falda e le forme del paesaggio conseguenti all’azione glaciale e post-glaciale, il profilo dei suoli, gli insetti e la biodiversità. Con l’innalzamento delle temperature il numero delle specie di insetti è diminuito, molte specie si sono spostate a nord, sono arrivate specie da sud nuove. Il cambiamento climatico allunga la stagione vegetativa delle piante, l’abbondanza delle specie però sta diminuendo ma, allo stesso tempo, si possono trovare alcune specie alloctone, che trovano buone condizioni di nuova crescita. Il paesaggio è frutto di antiche glaciazioni, ma attualmente, con la fase di forte disgelo, il territorio finlandese si sta innalzando di livello, come se, una volta liberatosi dai ghiacci, diventasse più leggero. Nelle Torbiere di Tolkansuo, Isosuo e Mustasuo si sono effettuati: misurazioni delle emissioni di gas CO2, CH4, N2O; carotaggi del terreno e studio della vegetazione. Le torbiere sono un’importante fonte di produzione energetica. Sono anche un’importante fonte di accumulo di anidride carbonica, hanno una speciale vegetazione e possono essere utilizzate come fonte sostenibile; il cambiamento climatico può modificare la crescita delle paludi e il loro bilancio di gas. In Finlandia le torbiere sono molto diffuse, infatti Suomi in finlandese significa “terra delle torbiere”.

Alle attività in campo si sono aggiunte le visite a centri di ricerca quali l’ELY / Centre for Economic Development, Transport and the Environment and Metsähallitus / State Forest Enterprise, l’Oulu University, l’Oulu Mining School e il Thule Institute. In questi momenti gli studenti hanno avuto modo di approfondire i temi scientifici studiati.

Alla fine di ogni settimana di lavoro, gli studenti, a gruppi misti (italiani e finlandesi) hanno rielaborato i dati raccolti nelle varie attività e li hanno presentati ad un pubblico formato da autorità, genitori ed insegnanti. È stato soddisfacente osservare come gli studenti abbiano dimostrato una buona autonomia sia nelle attività in campo che nella fase finale di sintesi dei risultati, evidenziando un’acquisizione di competenze scientifiche e linguistichedi buon livello.

Anno scolastico 2017-18

Domenica 4 febbraio 2018 gli alunni sono partiti alla volta di Vaala, nel nord della Finlandia, con gli insegnanti Patrizia Balzarini, Giuseppina Antoniotti e Carlo Ramoni e con gli esperti Prof. Marco Giardino (Università di Torino), Dott. Alessandra Magagna (Università di Torino), Dott. Marta Chiarle (CNR di Torino), Dott. Ilaria Selvaggio (Geoparco Sesia-Valgrande), Dott. Tullio Bagnati (Geoparco Sesia Valgrande). In questa settimana l’equipe di lavoro ha potuto provare l’esperienza della natura invernale nelle migliori condizioni di tempo possibile, quando c’erano 20 gradi sotto zero ed il sole splendeva. È stato molto interessante poter vedere come i finlandesi si adattino ai rigori invernali. Il tema centrale di questi tre anni di Progetto «Erasmus plus» è stata la ricerca sul cambiamento climatico negli ambienti geologici. Lunedì, il primo giorno sul campo, gli ospiti hanno imparato a raccogliere campioni ed osservare la natura sulla spiaggia di Oulujärvi, a Sahanranta. Mikko Kiuttu, il responsabile dell’educazione ambientale del Geoparco di Rokua ha mostrato ai giovani italiani come misurare lo spessore del ghiaccio del lago e come stimare la sicurezza del ghiaccio. L’inizio dell’inverno non è stato molto freddo, ma con tanta neve; per questo, c’erano poco più di 30 centimetri di ghiaccio. Circa 2/3 di ghiaccio era kohvajää, ossia ghiaccio con molte bolle d’aria, che non è molto resistente. La parte inferiore del ghiaccio invece era chiara e più sicura, teräsjää (“ghiaccio d’acciaio”), che si è formata durante il freddo degli ultimi tempi. L’altra attività è stata quella di misurare lo spessore del manto di neve e il contenuto di acqua liquida/umidità della neve. Nell’isola vicina, Ala-Vaassila, hanno anche osservato le specie di flora e di fauna invernali in ambiente artico.

Giovedì 3 febbraio, presso l’Università di Oulu, la delegazione ha assistito alle lezioni del Prof. Kari Strand, del Thule Insitute, sui cambiamenti dell’ambiente artico in conseguenza del global warming, e dei Proff. Marco Giardino e Marta Chiarle, sui cambiamenti dell’ambiente alpino.

Guidati da esperti dell’Università della Lapponia, venerdì 4 febbraio, i ragazzi hanno ricavato bellissime sculture da blocchi di ghiaccio. La sera, come di consueto, sono stati presentati i risultati delle attività della settimana. Per i gli studenti verbanesi la neve è un elemento abbastanza familiare, quindi non ci sono stati particolari problemi di adattamento a queste condizioni climatiche. Sono rientrati sabato 10 febbraio 2018.

Nella primavera, e precisamente dal 13 al 19 maggio, si è svolta la fase conclusiva del progetto a Verbania. Lunedì 14 è stato dedicato all’accoglienza presso l’Istituto Cobianchi, con presentazioni da parte di docenti, esperti e studenti, e con una visita ai giardini botanici di Villa Taranto: ed è già osservando alcuni segni ancora visibili della tromba d’aria del 25 agosto 2012, che aveva fortemente danneggiato i giardini, che sono iniziate le prime riflessione sul tema dei cambiamenti climatici. Martedì 15 e mercoledì 16 si sono invece svolte le attività pratiche di ricerca in campo; quest’anno le attività di terreno hanno avuto luogo in Val Vigezzo. Dopo una visita al Museo dello Spazzacamino a Santa Maria Maggiore, gli studenti hanno svolto un’escursione in Val Loana, dove sono stati trattati i temi della geomorfologia e della produzione della calce. Il resto delle attività si è svolto a Malesco: qui gli studenti hanno svolto lavori sull’uso della pietra ollare, nel museo dedicato, ed effettuato attività sulla disastrosa alluvione che nel 1978 ha causato in Valle Vigezzo numerose vittime e danni ingenti. Giovedì 17, all’Istituto Cobianchi, i ragazzi hanno preparato i lavori conclusivi delle attività svolte, presentati al pubblico durante la giornata successiva. Venerdì 18 a Villa Giulia si è infatti tenuto il workshop finale, conclusione della settimana ma anche dell’intero progetto. L’evento, in cui sono stati convolti anche alcuni dei ragazzi che hanno partecipato negli anni precedenti, ha ricevuto il patrocinio dalla “Commissione Nazionale Italiana” UNESCO. La mattinata è stata dedicata allo svolgimento di attività scientifiche, aperte anche agli studenti di altre scuole: sono state riproposte alcune delle numerose esperienze svolte durante i tre anni di progetto. Nel pomeriggio si è tenuta la presentazione delle attività svolte durante la settimana e dei risultati ottenuti nei tre anni; è stata anche l’occasione per una riflessione sul tema dei cambiamenti climatici, sulle loro inevitabili conseguenze e su ipotesi di gestione futura del territorio, grazie allo speciale intervento del dott. Frank Raes, già responsabile dell’Unità di Cambiamento Climatico presso il JRC di Ispra, membro dell’IPCC. La giornata è stata infine anche un momento di festa con la proiezione di immagini dei tre anni di esperienze e il rinfresco preparato dalle “Donne del Parco” per brindare alla bellissima esperienza passata, con la speranza di condividere progetti futuri altrettanto soddisfacenti.

GEOclimHOME-PRO 2018-2021

"Geoheritage and climate change for highlighting the professional perspective"

AGREEMENT NUMBER: 2018-1-FI01-KA201-047206

https://geoclimhomeblog.wordpress.com/

È partito ufficialmente l’8 settembre 2018 il secondo progetto internazionale Erasmus+ che vedeva coinvolto l’istituto Cobianchi. "Geoheritage and climate change for highlighting the professional perspective" il titolo del progetto coinvolgente 8 partner e sviluppato in tre nazioni: Italia, Francia e Finlandia, per un finanziamento complessivo di 350.000 euro e per la durata di 3 anni.

Il progetto, analogamente a quello concluso con enorme soddisfazione a maggio 2018, si è incentrato sul tema dei cambiamenti climatici e, nel caso specifico, sulle professioni ad esso legate; gli studenti sono stati organizzati in gruppi di lavoro e coinvolti in esperienze pratiche di osservazione e di ricerca condotte con i metodi della ricerca scientifica.

Oltre al nostro istituto sono stati coinvolti il Liceo di Vaala, il Liceo di Thonon les Bains, il Rokua Unesco Global Geopark e lo Chablais Unesco Global Geopark; gli altri partner italiano erano l'Università di Torino e il Sesia Val Grande Unesco Global Geopark. Essendo i partners di 3 nazioni diverse, ogni anno due nazioni hanno svolto le settimane di scambio in presenza e la terza ha partecipato in remoto.

In ciascuna settimana di scambio, si è lavorato ad un obiettivo di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.

Anno scolastico 2018-19

Nell’ anno scolastico 2018-19 l'Italia ha lavorato in remoto: lunedì 8 e venerdì 14 ottobre 2018 i partner italiani, con la classe 4 Biotecnologie Ambientali, hanno lavorato virtualmente con i partner Francesi e Finlandesi, connessi dal Geoparco dello Chablais. I lavori sono poi proseguiti il 4 aprile quando il prof. Marco Giardino, geomorfologo dell’Università di Torino, ha tenuto un intervento sull'Antropocene presso l’aula magna dell’istituto Cobianchi; la lezione è stata seguita in videoconferenza anche dagli studenti dei Geoparchi Rokua e Chablais.  Dal 15 al 17 aprile invece gli studenti del Cobianchi sono stati diretti protagonisti di tre giorni di lavori sul tema dei cambiamenti climatici e sulle professioni in qualche modo toccate da questo tema, in particolare in ambiente montano. Il gruppo è stato accompagnato dai docenti dell’Istituto "L. Cobianchi" Patrizia Balzarini e Carlo Ramoni e da Ilaria Selvaggio, divulgatrice scientifica e guida escursionistica che collabora con il Sesia Val Grande Geopark. Temi fondamentali delle attività sono stati l’utilizzo delle risorse locali nel passato, la popolazione Walser in quanto esempio di adattamento ai cambiamenti climatici e le nuove sfide professionali legate alle attività montane. Durante le giornate i ragazzi sono stati organizzati in gruppi di lavoro e coinvolti in esperienze pratiche di osservazione, ricerca e discussione, oltre ad avere avuto l’opportunità di incontrare diverse figure professionali locali.

Il primo giorno i ragazzi hanno visto la “Resga di Brasei” di Rassa e dal Sindaco hanno conosciuto i problemi legati alla gestione di un piccolo comune montano. Nel pomeriggio hanno visitato il Museo Walser di Alagna, per comprendere come una popolazione si sia potuta adattare nei secoli ai mutamenti del clima. Martedì si sono svolte attività per indagare le caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio e l’uso delle risorse. Mercoledì le attività si sono concluse con interventi di figure professionali che, in qualche modo, devono adeguarsi ai cambiamenti climatici. L’ingegner Claudio Francione, direttore tecnico di Monterosa 2000, ha presentato le problematiche legate all’attività sciistica in un quadro di innalzamento delle temperature e di diminuzione delle precipitazioni nevose.  Stesse problematiche sono state messe in evidenza da Federico Tognetto, maestro di sci e guida alpina; per non subire un crollo dell’economia in ambiente montano sarà necessario ripensare alle possibili attività da svolgere, nel rispetto dell’ambiente. Il pomeriggio è stato dedicato a una discussione conclusiva con gli studenti attraverso riflessioni su quanto affrontato durante i tre giorni.

Anno scolastico 2019-20

Il secondo anno 2019-20, che vedeva svolgere lo scambio in presenza Italia e Francia, è stato un anno particolare. Nella settimana dal 3 al 9 novembre 2019, accompagnati dagli insegnanti Patrizia Balzarini, Carlo Ramoni e Giuseppina Antoniotti, si sono recati a Thonon Les Bains, nel Geopark Chablais. Qui gli studenti hanno potuto lavorare a diversi temi quali:

  • Lavoro sul campo nello Chablais Unesco Geopark
    • Introduzione alla geologia locale
    • Studio del ciclo dell'acqua
    • Esperimenti riguardanti le risorse idriche locali (conducibilità, pH, temperatura ecc.) collegati al contesto locale
  •  Lavoro sul campo a Evian con Danone
    • Introduzione al bacino idrografico di Evian
    •  Indagine sulla geologia locale

Nel marzo 2020, gli studenti francesi non hanno potuto venire in Italia e, a causa dell'emergenza pandemica, quando tutto è stato bloccato.

Anno scolastico 2020-21 

Durante il lockdown 2020 le attività sono state sospese; viste le regole diverse in ogni Paese e la grande incertezza sui mesi futuri, insegnanti ed educatori hanno riprogrammato le attività, ipotizzando scenari diversi per essere pronti a ogni evenienza. A febbraio 2021, quindi, l'incontro tra Finlandia e Italia è stato misto, con attività in presenza e momenti di condivisione online. Nel febbraio 2021 infatti gli studenti del Cobianchi (classe 4 Biotecnologie Ambientali) avrebbero dovuto recarsi in Finlandia.  In accordo con i partner finlandesi, si è scelto di non rinunciare al progetto a causa della pandemia ma di lavorare tre giorni, il 22, 23 e 24 febbraio sui seguenti temi comuni:

  • DATI CLIMATICI
  • AGENDA 2030 UN-SDG 8 Inclusive and sustainable growth (Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttive ed un lavoro dignitoso per tutti).

In questa fase è stato fondamentale l’aiuto giunto dal passato. Il Prof. Perelli, infatti, ha gentilmente messo a disposizione degli studenti i registri della stazione meteorologica del Cobianchi dal 1897 al 1943. Questi libri sono un esempio di precisione e di rigore, vi si trovano riportati i dati giornalieri di temperatura, pressione, umidità, nonché annotazioni sul cielo; tutti, logicamente, registrati a mano con penna, inchiostro e bella calligrafia. Il loro fascino è stato colto appieno dai ragazzi, testimonianza di una continuità che il nostro Istituto è tra i pochi a poter vantare.

Nei 3 giorni gli incontri si sono svolti attraverso il web, con la modalità DAD, con il collegamento di tutti gli studenti e i partner del progetto, compresi i docenti dell’Università di Torino e i responsabili dei Geoparchi. Il primo giorno l’apertura delle attività ha visto come protagonista una lecture di Outi Kulusjärvi, dottoressa in scienze del turismo presso l'Università di Oulu che ha parlato di viaggi sostenibili. In seguito, gli studenti finlandesi si sono concentrati sulle lezioni di Mari Kuukasjärvi, responsabile della pianificazione dell'Unione Nord-Pohjanmaa, che ha parlato di pianificazione dell'uso sostenibile del suolo nell'Ostrobotnia settentrionale e di Vesa Krökki, CEO di Humanpolis e di Rokua Geopark, che ha parlato di sviluppo sostenibile nell'area turistica. Le attività sono proseguite con la costruzione del CanSat, la simulazione di un vero satellite, integrato nel volume e nella forma di una lattina di bibita, grazie a Sari Niitty Lampi, docente di matematica e chimica, e di Jarmo Kamula, docente di matematica e fisica.

Gli studenti italiani hanno invece lavorato a gruppi su due temi: lo sviluppo sostenibile delle aree montane e l'analisi e l'interpretazione dei dati meteorologici. Durante la prima attività i ragazzi hanno intervistato Federico Tognetto, geologo e maestro di sci e Cristina Viani, geografa esperta in glaciologia, entrambi impegnati in progetti di ricerca al dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Torino, e Ilaria Selvaggio, naturalista che collabora come divulgatrice scientifica e guida naturalistica col Geoparco Sesia Val Grande; i ragazzi hanno posto domande con l’ottica di una riflessione e una valutazione su quali attività turistiche siano più adatte per uno sviluppo sostenibile delle zone montane. La seconda attività è stata invece dedicata all’elaborazione dei dati meteorologici raccolti presso la stazione meteorologica dell’Istituto Cobianchi dal 1898 al 1920; in una seconda fase di lavoro i dati analizzati sono stati confrontati con quelli raccolti dall’IRSA-CNR di Pallanza dal 1998 al 2020 per evidenziare somiglianze e differenze e valutare come il cambiamento climatico abbia influenzato l’area studiata. Al carattere scientifico ed educativo dell’attività è stato indubbiamente unito anche il valore aggiunto della serie di dati rilevata proprio dall’Istituto frequentato dei ragazzi durante la sua lunga attività tecnico-scientifica ed educativa. Durante la terza giornata di lavoro studenti hanno lavorato alle presentazioni dei risultati delle attività svolte, condivise con tutti i partecipanti nella sessione plenaria finale. Al termine delle attività i gruppi dei due paesi hanno presentato i lavori svolti e si sono confrontati, sempre a distanza, sui risultati ottenuti.  

Interessanti i risultati emersi dall’elaborazione dei dati climatici: a fronte di una situazione delle temperature pressoché stabile nel primo ventennio del secolo scorso, si è registrato un aumento di circa 1,2°C nel periodo 1998-2020, a conferma dei dati riportati su https://climatechange.europeandatajournalism.eu/en/map, che vedono Verbania con un incremento di 3,4°C di temperatura nel periodo 1960-2018.

La decisione di compiere comunque lo scambio, seppur in forma virtuale, è stata sicuramente molto positiva. Ha consentito infatti la possibilità di conoscenza tra gli studenti delle due nazioni, utili a superare l’isolamento imposto dall’emergenza sanitaria e ha contribuito a riaccendere la motivazione e l’interesse all’attività scientifica e alle tematiche ambientali di studio, indeboliti dalla situazione contingente.   

L’ UNESCO ha riconosciuto la rilevanza di tale esperienza e ha richiesto la sua presentazione all’interno di un Webinar dal tema “Parlare di scuola: Pandemia e Resilienza”, organizzato dal Bureau régional pour la science et la culture en Europe, che si è tenuto il 15 Aprile 2021.

Aver dato un senso concreto alla parola resilienza, che negli ultimi tempi è stata usata così tanto da svuotarsi quasi di significato, è stato forse il risultato più inatteso di GEOclimHOME PRO - Geoheritage and climate change for highlighting the professional perspective.

Anno scolastico 2021-22

Dal 18 al 22 ottobre 2021 i partner Finlandesi sono stati ospitati in Italia. Allo scambio ha partecipato, per il nostro istituto, la classe 5 Biotecnologie Ambientali con i docenti Patrizia Balzarini e Carlo Ramoni. In questa settimana si sono affrontati due obiettivi dell’Agenda 2030: 

  • SDG-8: Promuovere una crescita economica inclusiva e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti.
  • SDG-15: proteggere, ripristinare e promuovere l'uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire in modo sostenibile le foreste, combattere la desertificazione e arrestare e invertire il degrado del suolo e fermare la perdita di biodiversità

Si sono incontrati rappresentanti di diverse professionalità (geoturismo, viticoltura, ricerca), si sono svolte attività sul campo e di laboratorio con finalità diverse (rilevamento del territorio, rappresentazione visiva del paesaggio, gestione ambientale e territoriale, uso sostenibile delle georisorse, valorizzazione dei valori culturali ed economici). I luoghi delle attività sono stati: Boca, Montorfano e Mergozzo, Villa Taranto e l’IRSA-CNR di Verbania.   

L’evento finale, previsto dal 13 al 17 dicembre nel Rokua Geopark, è stato svolto virtualmente: condizioni nuovamente problematiche del paese ospitante hanno reso impossibile l’accesso di esterni alle scuole e le attività previste. Abbiamo così salutato attraverso gli schermi la conclusione di un progetto straordinario, frutto di una collaborazione nata più di 7 anni fa e che ha fornito un modo inaspettato per mettere in pratica quella stessa resilienza che ambiva a incoraggiare in vista dei futuri cambiamenti globali.

Stato

Realizzato

Inizio

2015-09-01

Fine

2021-12-31

Obiettivi

Con questi progetti l’Istituto Cobianchi si distingue per la scelta di una didattica innovativa con il seguente obiettivo principale: la ricerca scientifica di indicatori di cambiamento climatico attuali e del passato, mediante studi da compiere in una dimensione europea, in collaborazione con Università, Centri di Ricerca e Aree Protette insieme a studenti e docenti stranieri, sperimentando nuove metodologie didattiche volte allo sviluppo di competenze, tutto questo con “Geoheritage and Climate Change opening the Secrets of Home” (GeoCLIMhOME).

Luogo

Sede principale IIS Cobianchi

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