GEOclimHOME 2015-2018

“Geoheritage and Climate Change opening the Secrets of Home”

AGREEMENT NUMBER 2015-1-FI01-KA201-009038

 “L’eredità geologica e i cambiamenti climatici rivelano i segreti della nostra Terra”, questo il titolo dell’ ERASMUS PLUS PROJECT che, presentato all’Unione Europea dall’Istituto “L. Cobianchi” di Verbania insieme al Comune di Vaala (Finlandia), al Liceo di Vaala, al Geoparco di Rokua, alla Provincia del V.C.0. e all’Università degli Studi di Torino, ha ottenuto nel settembre 2015 un finanziamento di 200.000 euro. Le altre associazioni coinvolte nel progetto sono state l’Università di Oulu (il Dipartimento di Geografia), lo Studio Geologico della Finlandia, il Progetto LIFEpeatland coordinato dall’ Istituto delle Risorse Naturali, dei Parchi e della Fauna della Finlandia, EGN e GGN, il Sesia Val Grande Geopark.

A partire da novembre 2015, per tre anni scolastici, fino al 2018, si sono attuati 2 scambi di sette giorni per consentire la mobilità, in entrambi i territori, di un gruppo internazionale di studenti (16 dal liceo di Vaala e 22 dall’Istituto Cobianchi di Verbania) accompagnati da 4 insegnanti ed esperti.

I cambiamenti climatici hanno conseguenze sociali ed economiche ed impatti sulla geodiversità.

Il progetto vuole quindi supportare l’insegnamento nelle scuole superiori, per migliorare la percezione del clima e dei cambiamenti ambientali, per valutarne l’eredità geologica e le conseguenze future.

Il principale obiettivo è stato quello di aiutare gli studenti a comprendere il cambiamento climatico come un fenomeno multidimensionale e a riconoscerne gli aspetti naturali e antropici. A questo scopo si è utilizzata la singolare e particolare eredità geologica delle aree dei Geoparchi UNESCO partners del progetto (Sesia Val Grande, in Italia, e Rokua, in Finlandia). In queste aree è stato infatti possibile rivelare i “segreti” lasciati dal cambiamento climatico e rafforzare la comprensione della storia geologica e umana, anche attraverso l’osservazione delle georisorse locali.

Le attività prevedevano:

-          lo sviluppo di abilità trasversali usando metodi innovativi;

-          il miglioramento delle competenze digitali a supporto dello studio e dell’insegnamento;

-          la realizzazione di attività pratiche scientifiche e tecniche (in laboratorio, sul campo) a vari livelli;

-          il rafforzamento della qualità della didattica attraverso la mobilità e la cooperazione internazionale.

1° anno

Nel mese di novembre gli studenti della 4 Chimica, Materiali e Biotecnologie, articolazione Biotecnologie Ambientali dell’IIS Cobianchi si sono recati a Vaala con i docenti responsabili di tale progetto: Patrizia Balzarini, Giuseppina Antoniotti , Carlo Ramoni, e con Marco Giardino, docente di Geomorfologia dell’Università di Torino.

Studenti e insegnanti hanno lavorato sul campo, esaminando diversi indicatori di cambiamento climatico sia di tipo biologico che geologico e antropologico. Hanno effettuato carotaggi nel terreno e sugli alberi, hanno campionato e classificato rocce di diversi periodi geologici e osservato forme del paesaggio conseguenti al modellamento glaciale; hanno esaminato lo sviluppo di muschi e licheni e la velocità di maturazione di suoli quali quelli podzolici e di torbiera, collegandoli alle particolari condizioni climatiche del nord della Finlandia.

L’attività di studio è stata naturalmente unita a momenti conviviali e di conoscenza di una cultura e di modi di vita differenti. 

Nella settimana dal 10 al 16 Aprile 2016, la delegazione finlandese, composta da 21 studenti e 6 insegnanti, è stata ospite dell’IIS L. Cobianchi di Verbania, per il secondo momento di scambio scientifico.

Sono state organizzate varie e interessanti attività sul campo, utilizzando metodologie didattiche innovative, con l’ausilio di nuove tecnologie di rilevamento del territorio.

In Valsesia, alla scoperta delle rocce del Supervulcano, si sono esaminate le peridotiti di Balmuccia, il punto di contatto tra le peridotiti e il complesso basico dell’Isola di Vocca e, all’info point di Prato Sesia, attraverso laboratori didattici, si sono analizzate le caratteristiche dei campioni di roccia raccolti.

Nella Riserva del Fondo Toce si sono esaminati i risultati dei cambiamenti climatici lontani nel tempo attraverso le osservazioni geomorfologiche, lo studio dei graniti del Montorfano e, con un attento esame cartografico e fotografico, si sono evidenziati i mutamenti di percorso del fiume Toce negli ultimi secoli. Si sono studiati indicatori biologici di cambiamento climatico presso il Centro Studi sulle Migrazioni e la capannina di osservazione degli Apoidei, si sono esaminate le successioni ecologiche, conseguenza dell’interramento del lago e, con l’uso di macroinvertebrati come bioindicatori, si è svolta un’analisi sulla qualità delle acque alla foce del fiume Toce.

Alle attività sul campo si sono aggiunte le visite all’ISE CNR di Verbania, all’Università degli Studi e al Museo della Montagna di Torino.

A Torino tutto il gruppo, composto da Italiani e Finlandesi, è stato ricevuto nel Rettorato, in via Po, dal Pro Rettore Prof. Elisabetta Barberis, che è rimasta favorevolmente impressionata dalla qualità del progetto, definendolo di alta valenza scientifica.

I risultati di questo primo anno di attività sono stati raccolti in una presentazione multimediale dal titolo: “Il clima cambia nel tempo e nello spazio”, per partecipare alla XXIV Edizione del Concorso Nazionale IMMAGINI PER LA TERRA organizzato  Green Cross Italia, dove è stata ottenuta la Menzione d’Onore

2° anno

Nella settimana dal 18 al 24 Settembre 2016, la delegazione finlandese, composta da 10 studenti e 4 insegnanti, è stata ospite dell’IIS L. Cobianchi di Verbania.

Sono state organizzate varie e interessanti attività: presso l’ARPA di Omegna lo studio di Diatomee e Libellule come bioindicatori; in Valsesia le visite all’ “Ecomuseo del Legno e della Calce” a Rassa e al Villaggio Walser di Rabernardo in  Val Vogna, osservando come la vita e gli spostamenti di popolazioni umane possano essere strettamente connessi al clima.

Le salite al Passo dei Salati (2980 m slm) e al Corno del Camoscio (3024 m slm) nel massiccio del Monte Rosa, con le attività presso l’Istituto Mosso, hanno permesso le misure dei ghiacci con i relativi spostamenti, mettendo in evidenza la loro drastica riduzione negli ultimi decenni.

Momento di riflessione sulle conseguenze dell’azione antropica e sulle possibili prospettive di cambiamento degli stili di vita è stata la conferenza spettacolo “Il tempo del nostro tempo, ovvero l’Antropocene”, tenuta dal Dott. Frank Raes del JRC di Ispra. L’ Antropocene è stata proposta come una nuova era geologica per mettere in luce i cambiamenti dell’aspetto biofisico del pianeta Terra, dovuti non a causa di forze geologiche ma a causa delle attività umane. Il cambiamento climatico è infatti uno di questi sintomi.

Nel maggio 2017, dal 7 al 13, gli studenti della 4 Chimica, Materiali e Biotecnologie Ambientali dell’IIS Cobianchi si sono recati a Vaala con i docenti responsabili di tale progetto: Patrizia Balzarini, Giuseppina Antoniotti, Carlo Ramoni, e con le Dott. Alessandra Magagna e Ilaria Selvaggio dell’Università di Torino.

Anche qui studenti e insegnanti hanno lavorato sul campo, esaminando diversi indicatori di cambiamento climatico sia di tipo biologico che geologico e antropologico. 

Presso la Lamminaho farm, una vecchia fattoria, si sono sperimentate attività del passato quali: la produzione della pece  (tar nella lingua dei Suomi), che sosteneva l’economia locale di un tempo;  la battitura della segale; la pesca dei salmoni. 

Nel Rokua Geopark si sono analizzati: le acque di falda e le forme del paesaggio conseguenti all’azione glaciale e post-glaciale, il profilo dei suoli, gli insetti e la biodiversità.

Con l’innalzamento delle temperature il numero delle specie di insetti è diminuito, molte specie si sono spostate a nord, sono arrivate specie da sud nuove. Il cambiamento climatico allunga la stagione vegetativa delle piante, l’abbondanza  delle specie però sta diminuendo ma, allo stesso tempo, si possono trovare alcune specie alloctone, che trovano buone condizioni di nuova crescita.

Il paesaggio è frutto di antiche glaciazioni, ma attualmente, con la fase di forte disgelo, il territorio finlandese si sta innalzando di livello, come se, una volta liberatosi dai ghiacci,  diventasse più leggero.

Nelle Torbiere di Tolkansuo, Isosuo e Mustasuo si sono effettuati: misurazioni  delle emissioni di gas CO2, CH4, N2O;  carotaggi del terreno e studio della vegetazione. 

Le torbiere sono un’importante fonte di produzione energetica. Sono anche un’importante fonte di accumulo di anidride carbonica, hanno una speciale vegetazione e possono  essere utilizzate come fonte sostenibile; il cambiamento climatico può modificare la crescita delle paludi e il loro bilancio di gas. In Finlandia le torbiere sono molto diffuse, infatti  Suomi in finlandese significa “terra delle torbiere”.