GEOclimHOME-PRO 2018-2021

"Geoheritage and climate change for highlighting the professional perspective"

GeoCLIMhome-PRO

AGREEMENT NUMBER: 2018-1-FI01-KA201-047206

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È partito ufficialmente l’8 settembre 2018 il secondo progetto internazionale Erasmus+ che vedeva coinvolto l’istituto Cobianchi. "Geoheritage and climate change for highlighting the professional perspective" il titolo del progetto coinvolgente 8 partner e sviluppato in tre nazioni: Italia, Francia e Finlandia, per un finanziamento complessivo di 350.000 euro e per la durata di 3 anni.

Il progetto, analogamente a quello concluso con enorme soddisfazione a maggio 2018, si è incentrato sul tema dei cambiamenti climatici e nel caso specifico sulle professioni ad esso legate; gli studenti sono stati organizzati in gruppi di lavoro e coinvolti in esperienze pratiche di osservazione e di ricerca condotte con i metodi della ricerca scientifica.

Oltre al nostro istituto erano coinvolti il Liceo di Vaala, il Liceo di Thonon les Bains, il Rokua Unesco Global Geopark e lo Chablais Unesco Global Geopark; gli altri partner italiano erano l'Università di Torino e il Sesia Val Grande Unesco Global Geopark. 

Poiché i partners erano di 3 nazioni, si è stabilito che ogni anno due nazioni avrebbero fatto le settimane di scambio in presenza, mentre una avrebbe partecipato in remoto.

In ciascuna settimana di scambio, si sarebbe lavorato ad un SDG dell’Agenda 2030.

Lo schema delle settimane in presenza sarebbe stato, come nel progetto Erasmus precedente, il seguente.

1° anno

Nell’ anno scolastico 2018-19 l'Italia ha lavorato in remoto: lunedì 8 e venerdì 14 ottobre 2018 i partner italiani, con la classe 4 Biotecnologie Ambientali, hanno lavorato virtualmente con i partner Francesi e Finlandesi, connessi dal Geoparco dello Chablais per il via ufficiale della nuova avventura internazionale.

I lavori sono poi proseguiti il 4 aprile quando il prof. Marco Giardino, geomorfologo dell’Università di Torino, ha tenuto un intervento sull'Antropocene presso l’aula magna dell’istituto Cobianchi; la lezione è stata seguita in videoconferenza anche dagli studenti dei Geoparchi Rokua e Chablais. 

Dal 15 al 17 aprile invece gli studenti del Cobianchi sono stati diretti protagonisti di tre giorni di lavori sul tema dei cambiamenti climatici e sulle professioni in qualche modo toccate da questo tema, in particolare in ambiente montano.

Il gruppo è stato accompagnato dai docenti dell’Istituto L.Cobianchi Patrizia Balzarini e Carlo Ramoni e da Ilaria Selvaggio, divulgatrice scientifica e guida escursionistica che collabora con il Sesia Val Grande Geopark.

Temi fondamentali delle attività sono stati l’utilizzo delle risorse locali nel passato, la popolazione Walser in quanto esempio di adattamento ai cambiamenti climatici e le nuove sfide professionali legate alle attività montane.

Durante le giornate i ragazzi sono stati organizzati in gruppi di lavoro e coinvolti in esperienze pratiche di osservazione, ricerca e discussione, oltre ad avere avuto l’opportunità di incontrare diverse figure professionali locali.

Il primo giorno i ragazzi hanno visto la “Resga di Brasei” di Rassa e dal Sindaco hanno conosciuto i problemi legati alla gestione di un piccolo comune montano. Nel pomeriggio hanno visitato il Museo Walser di Alagna, per comprendere come una popolazione si sia potuta adattare nei secoli ai mutamenti del clima.

Martedì si sono svolte attività per indagare le caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio e l’uso delle risorse.

Mercoledì le attività si sono concluse con interventi di figure professionali che, in qualche modo, devono adeguarsi ai cambiamenti climatici. L’ingegner Claudio Francione, direttore tecnico di Monterosa 2000, ha presentato le problematiche legate all’attività sciistica in un quadro di innalzamento delle temperature e di diminuzione delle precipitazioni nevose. 

Stesse problematiche sono state messe in evidenza da Federico Tognetto, maestro di sci e guida alpina; per non subire un crollo dell’economia in ambiente montano sarà necessario ripensare alle possibili attività da svolgere, nel rispetto dell’ambiente.           

Il pomeriggio è stato dedicato a una discussione conclusiva con gli studenti attraverso riflessioni su quanto affrontato durante i tre giorni.

2° anno

Il secondo anno 2019-20, che vedeva svolgere lo scambio in presenza Italia e Francia, è stato un anno particolare.

Nella settimana dal 3 al 9 novembre 2019, accompagnati dagli insegnanti Patrizia Balzarini, Carlo Ramoni e Giuseppina Antoniotti, si sono recati a Thonon Les Bains, nel Geopark Chablais. Qui gli studenti hanno potuto lavorare a diversi temi quali:

  • Lavoro sul campo nello Chablais Unesco Geopark
    • Introduzione alla geologia locale
    • Studio del ciclo dell'acqua
    • Esperimenti riguardanti le risorse idriche locali (conducibilità, pH, temperatura ecc.) collegati al contesto locale
  •  Lavoro sul campo a Evian con Danone
    • Introduzione al bacino idrografico di Evian
    •  Indagine sulla geologia locale

   

   

Nel marzo 2020, i Francesi non hanno potuto venire in Italia e, a causa dell'emergenza pandemica, quando tutto è stato bloccato.

Anno 2021 - Febbraio

Durante il lockdown 2020 le attività sono state sospese; viste le regole diverse in ogni Paese e la grande incertezza sui mesi futuri, insegnanti ed educatori hanno riprogrammato le attività, ipotizzando scenari diversi per essere pronti a ogni evenienza.

A febbraio 2021 quindi l'incontro tra Finlandia e Italia è stato misto, con attività in presenza e momenti di condivisione online. 

Nel febbraio 2021 infatti gli studenti del Cobianchi (classe 4 Biotecnologie Ambientali) avrebbero dovuto recarsi in Finlandia.  In accordo con i partner finlandesi, si è scelto di non rinunciare al progetto a causa della pandemia ma di lavorare tre giorni, il 22, 23 e 24 febbraio sui seguenti temi comuni:

  • DATI CLIMATICI
  • AGENDA 2030 UN-SDG 8 Inclusive and sustainable growth (Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttive ed un lavoro dignitoso per tutti).

In questa fase è stato fondamentale l’aiuto giunto dal passato.

Il Prof. Perelli, infatti, ci ha gentilmente messo a disposizione i registri della stazione meteorologica del Cobianchi dal 1897 al 1943. Questi libri sono un esempio di precisione e di rigore, vi si trovano riportati i dati giornalieri di temperatura, pressione, umidità, nonché annotazioni sul cielo; tutti logicamente registrati a mano con penna, inchiostro e bella calligrafia. Il loro fascino è stato colto appieno dai ragazzi, testimonianza di una continuità che il nostro Istituto è tra i pochi a poter vantare.