I giovani e le scienze 2016

Foglie metalliche

Anna Simonetto, Arianna Bini, Carlo Andrea Pagnacco                   

Docenti: Anna Chiesa, Angelo Gulotta

Una preoccupazione oggi diffusa nel mondo riguarda l'inquinamento ambientale causato dai metalli pesanti, derivanti da scarti di lavorazioni e dai rifiuti elettronici. E’ noto che i vegetali sono in grado di “pulire” il suolo dai metalli pesanti; questa capacità è stata attribuita alla sintesi di leganti tripeptidici da parte delle foglie per isolare metalli che disturbano il loro metabolismo. Questa proprietà può essere sfruttata per purificare le acque reflue dai metalli inquinanti e smaltirle più facilmente. Abbiamo anche utilizzato le foglie sulle schede elettroniche, nel tentativo di recuperare i metalli preziosi in esse contenuti e per poterle trattare causando minor impatto ambientale e minor pericolo per coloro che ci lavorano.Le foglie di Brassica Oleracea var. Italica (il “cavolo broccolo”, scelta determinata dalla stagione) sono state messe a macerare per un tempo determinato in una soluzione contenente Cu, Ni, Hg, Pb, Cd e Zn, successivamente sono state prelevate aliquote ed analizzate in A.A. Ne è risultato che queste matrici vegetali tendono a ridurre la concentrazione di metalli pesanti in soluzione, rivelandosi particolarmente efficaci nei confronti di piombo e mercurio.   Si può utilizzare la stessa tecnica per rimuovere i metalli dalle schede RAM, mettendole a bagno in soluzione acquosa a contatto con le foglie, con risultati meno buoni, anche se una piccola quantità di oro è stata trovata all’interno della foglia. Purtroppo le foglie non sono selettive nel loro assorbimento e, insieme all’oro, vengono estratti anche Cu, Ni e Pb. Questo metodo, se ottimizzato, potrebbe fornire un’alternativa economica, sicura e a basso impatto ambientale per il recupero di metalli preziosi da rifiuti elettronici.

PREMIO: Conoscere le istituzioni comunitarie: visita al Parlamento europeo di Strasburgo